Sempre più spesso si sente parlare di stampa offset ma non tutti hanno ben chiaro cosa sia e come funzioni. Abbiamo pensato di realizzare una piccola spiegazione, lasciando le procedure tecniche specifiche a chi di dovere, per inquadrare la stampa offset e capire come funzioni realmente.
Per far chiarezza sul termine tecnico, è bene sapere che la stampa offset è un processo di stampa planografica indiretta. Tale processo basa il suo funzionamento su una tecnica di repulsione di liquidi, ovvero acqua e sostanze, quali inchiostri e olio. Alta risoluzione e definizione sono le caratteristiche principali che possono essere raggiunte attraverso la stampa offset, grazie al principio di repulsione.
La stampa offset è indiretta perché, rispetto alle altre tecniche di stampa diretta, dove l’inchiostro viene trasferito direttamente dalla matrice (la lastra in alluminio) al supporto, l’inchiostro viene qui trasferito dalla lastra litografica sul caucciù e successivamente sulla carta. L’utilizzo del caucciù nella stampa offset permette di aumentare la qualità della stampa su qualsiasi tipo di carta, anche quelle non lisce.
La tecnica di stampa offset è simile a quella della litografia ma, a differenza di quest’ultima, dove il foglio è in contatto diretto con la lastra di alluminio, nella stampa offset, il processo impiega tre cilindri a contatto tra loro.
La lastra in alluminio CTP, avvolta nel primo cilindro, viene impregnata dall’inchiostro, attraverso il rullo umidificatore e il rullo inchiostro. Sul secondo rullo è presente il caucciù che viene messo a contatto con il primo rullo. Il terzo rullo, infine, esercita la pressione sul rullo di caucciù, per ottenere la stampa finale sul foglio.
Grazie al nuovo CTP Avalon N16, ManifestiOffset può garantire un maggiore livello di velocità e qualità.
Le dimensioni delle lastre arrivano a una misura di 1.470×1.154 mm, con punzonatura interna automatica per una maggiore precisione.